È di questi giorni la notizia dell’arresto di una donna abruzzese per aver truffato moltissime persone, insieme ad altri complici, pubblicando annunci online relativi alla vendita di biglietti per assistere a concerti di cantanti molto famosi, per poi sparire nel nulla una volta che questi biglietti venivano acquistati dai malcapitati.
Questo tipo di illeciti è in forte crescita, soprattutto con l’aumento degli e-commerce e della vendita online, principalmente tramite i social network, tanto da portare l'associazione dei consumatori Codici a lanciare un allarme sulle trappole della rete ed a fornire dei consigli utili per evitarle.
Non si tratta solo di vendita di prodotti contraffatti, argomento che abbiamo affrontato più volte nei nostri articoli, uno dei quali consultabile cliccando qui, e che, come confermato dal Dott. Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, è estremamente diffusa: “anche quando vengono riportati marchi di note aziende, spesso si tratta di imitazioni.”
Si tratta anche di vendita di beni e servizi di fatto inesistenti, con lo scopo di sottrarre denaro agli acquirenti. “All’inizio il venditore è disponibile, risponde subito ai messaggi, ma poi, una volta concluso l’affare e incassati i soldi, scompare ed a quel punto iniziano i problemi per il consumatore” continua il Dott. Giacomelli, consigliando: “Prima di procedere all’acquisto, è importante verificare l’affidabilità del venditore ed in questo senso cercare recensioni è utile, così come è importante utilizzare metodi di pagamento sicuri, che diano la possibilità di bloccare l’operazione nel caso dovessero sorgere problemi”.
Molto spesso per questo tipo di vendita vengono utilizzati anche i gruppi su Telegram o WhatsApp, dove è più facile gestire i contatti e, una volta compiuta la truffa, sparire, e questo rende ancora più complicato verificare l’affidabilità del venditore.
Sicuramente in questa ricerca può aiutare la community virtuale di riferimento, ossia l’insieme di utenti interessati ad un determinato argomento, bene o servizio, che può condividere le proprie esperienze, le proprie recensioni, i propri suggerimenti.
Ma nel caso di acquisti importanti, soprattutto dal punto di vista economico, come autovetture, gioielli, o addirittura terreni e abitazioni, è fondamentale rivolgersi a dei professionisti, come gli investigatori privati specializzati in Web Intelligence.
Ad esempio a Trapani, in questi giorni, un ragazzo ha comprato online due autovetture usate a 22mila euro, ma era tutto falso e sono state denunciate quattro persone. Dopo l’accredito dell’intera somma, infatti, il venditore si è reso irreperibile ed i documenti che aveva inviato all’acquirente si sono rivelati falsi e appartenenti ad una persona totalmente estranea ai fatti.
Sia gli acquirenti che le aziende che sospettano di essere vittime di contraffazione del brand o dei prodotti, si rivolgono alle agenzie investigative per procurarsi le prove dell’illecito.
Gli elementi di prova vengono raccolti dagli investigatori privati sia attraverso delle indagini sul campo, lì dove siano presenti degli store fisici, con attività di mystery shopping e di monitoraggio, sia con delle indagini OSINT/SOCMINT, lì dove la commercializzazione dei prodotti contraffatti avvenga solo o anche online.
Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?
