Al giorno d’oggi il web e gli smartphone sono talmente diffusi al punto da invadere anche l’universo dei giovani minorenni che vivono sempre più nella realtà digitale e non in quella reale. L’ utilizzo di questi strumenti può però costituire una problematica rilevante se non gestito in maniera equilibrata: l’accesso facilitato ad app e siti,espone i giovani ragazzi a pericoli sempre maggiori che difficilmente possono essere monitorati dall’esterno.
Un esempio del cattivo utilizzo del web è quello relativo al gioco d’azzardo online, che sempre più si sta diffondendo negli ultimi anni grazie a siti per scommesse, poker, bingo e gratta e vinci, facilmente accessibili e alla portata di tutti. Gli adolescenti, esposti continuamente alla pubblicizzazione di questi siti e applicazioni, agevolati da un accesso facilitato e da un’assenza di controlli da parte delle autorità e/o dei genitori, possono sviluppare una dipendenza andando a contaminare la loro qualità di vita, generando una sorta di circuito da cui è difficile uscire. Spie di tale dipendenza sono da ricercarsi nei comportamenti dei ragazzi: tendenza all'isolamento, umore altalenante, nervosismo, scarsa concentrazione.
Il monitoraggio delle app come Facebook, o altri social network, è fondamentale per individuare simili situazioni di pericolo: dall’interno dei circuiti che strutturano il profilo dell’utente è possibile risalire ai contatti, alle condivisioni, ma soprattutto agli accessi effettuati tramite quello stesso profilo, potendo così risalire a situazioni insidiose, attuabili o già in atto, e avviare delle strategie di tutela e monitoraggio dell’adolescente interessato.
Questo controllo può essere attuato delle agenzie investigative che, con l’ausilio di informatici competenti, consentono tramite l’accesso da remoto, di recuperare i dati Facebook.
Le problematiche on-line non sono le sole a costituire condizione di pericolo in età adolescenziale: fenomeni come dipendenza da alcol e droga necessitano di un controllo costante da parte dei genitori. Anche in tali situazioni, le agenzie investigative possono intervenire, su mandato del genitore preoccupato, mediante un monitoraggio fisico del minore al fine di appurare l’utilizzo di sostanze stupefacenti e/o l’abuso di alcool o ancora eventuali coinvolgimenti in fenomeni di micro-criminalità.
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