Dopo il caso Amazon, a suscitare scalpore ora è l’ASL di Salerno.
Nelle divise distribuite ad alcuni dipendenti dell’ASL di Salerno sono stati nascosti dei microchip: si dice, come etichetta identificativa del capo, in modo tale da poter tracciare più rapidamente l’entrata e l’uscita dell’articolo sporco o pulito dallo stabilimento produttivo.
Il caso è stato sollevato dall’ Organizzazione Sindacale UIL, poiché tali microchip sarebbero occulti - in quanto posizionati nel risvolto della tasca della divisa e in quanto aventi la forma di un bottone, praticamente invisibile alla vista dei lavoratori.
Questi microchip potrebbero quindi essere usati come strumenti di controllo a distanza dei dipendenti, dei quali sarebbe così possibile tracciare i movimenti. Quanti furbetti del cartellino potrebbero essere svelati!
Per non violare la privacy dei dipendenti è però necessario informali degli strumenti di controllo presenti sul posto di lavoro e dati loro in dotazione dall’azienda per l’esercizio della loro professione.
Inoltre, per agire nella legalità, gli strumenti di controllo devono essere usati previo accordo con l’organizzazione sindacale e devono avere come finalità solo ed esclusivamente la garanzia della sicurezza sul lavoro e la tutela del patrimonio aziendale.
Temi che nella tua azienda ci siano dipendenti furbetti che strisciano il badge e poi abbandonano il posto di lavoro?
Per non incorrere in illeciti legati alla violazione della privacy rivolgiti a FIRSTNet.
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Le attività di monitoraggio condotte dai nostri detective, autorizzate ex art.134 T.U.L.P.S., ti consentiranno di raccogliere prove decisive (foto, video, la testimonianza stessa degli agenti) per poter procedere con il licenziamento per giusta causa dei dipendenti furbetti.
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