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CONTROLLO SUI DIPENDENTI: ECCO COS'È POSSIBILE FARE.

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CONTROLLO SUI DIPENDENTI: ECCO COS'È POSSIBILE FARE.
Il dipendente è denominato anche "lavoratore subordinato".
Ciò significa che nell'ambito di un sistema gerarchico, il dipendente è subordinato al datore di lavoro.
Il datore di lavoro, in virtù del suo ruolo, può esercitare sul dipendente il potere direttivo, cioè di impartire ordini.
Ordini poi messi nero su bianco in quel documento aziendale detto Codice o Regolamento disciplinare.

Dal potere direttivo del datore di lavoro deriva il potere di controllo, cioè di controllare che i dipendenti rispettino le direttive date loro. Di questo scriveremo più dettagliatamente in seguito; per ora basti chiarire che il controllo non dev'essere indiscriminato e continuativo in modo tale da non ledere la dignità e la privacy dei dipendenti.

L'altra faccia della medaglia del potere di controllo è il potere disciplinare, cioè il potere di far scontare al dipendente delle conseguenze negative qualora ponga in essere dei comportamenti contrari ai doveri che si è assunto in base al contratto di lavoro.

Il potere di controllo sui dipendenti da parte del datore di lavoro potrebbe essere al giorno d'oggi privo di limiti grazie allo sviluppo tecnologico raggiunto.
Basti pensare alla possibilità di installare telecamere occulte in ufficio o di accedere da remoto ai pc in uso  ai dipendenti.
Il controllo a distanza della prestazione lavorativa dei dipendenti è possibile?
La risposta è no. Infatti la Legge consente l’utilizzo di strumenti tecnologici dai quali deriva anche la possibilità di un eventuale controllo sul dipendente solo per:
 
- esigenze tecniche, produttive ed organizzative;
- tutela del patrimonio aziendale;
- tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.
 
Inoltre l'uso di tali strumenti tecnologici deve essere approvato dai Sindacati o dall'Ispettorato territoriale del lavoro.

Infine le tecnologie che il dipendente usa per lavorare (es. pc, tablet, cellulari) devono essere consegnate unitamente  ad una informativa sulla privacy e ad una documentazione che chiarisca ai dipendenti come vanno usati tali strumenti tecnologici. L’uso di questi infatti – anche se non vengono installati a tale scopo – può comportare anche un controllo dei dipendenti.

Abbiamo sopra elencato le macro-aree entro le quali sono legittimi i controlli sui dipendenti.
Soffermiamoci dunque sui controlli cosiddetti difensivi messi in atto dal datore di lavoro in caso di illecito o di sospetto di illecito.
Questi data la loro natura difensiva, di tutela del patrimonio aziendale, non devono sottostare alle restrizioni sopra imposte (accordo sindacale, con l'ispettorato del lavoro; informativa sulla privacy e istruzioni su come utilizzare gli strumenti tecnologici).

Il datore di lavoro per effettuare tali controlli difensivi si può avvalere di agenzie investigative autorizzate come FIRSTNet (licenza 134 T.U.L.P.S.)

Le prove documentali ottenute (foto e video che integrano e corredano il dossier investigativo) potranno essere utilizzate in Giudizio in una eventuale causa per procedere al licenziamento del dipendente infedele. Infatti la rottura del vincolo di fiducia datore di lavoro - dipendente basta di per sé per un licenziamento in tronco per giusta causa. Si figuri poi se i controlli difensivi consentono di verificare un vero e proprio illecito punibile penalmente.

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