Uno dei temi maggiormente dibattuto negli ultimi anni è quello della tutela dei minori, soprattutto online.
Il problema non è lo sviluppo della tecnologia di per sé, ma l’approccio precoce che i minori hanno con essa.
Bambini e adolescenti, infatti, non riescono a comprendere a pieno la pericolosità che si cela nell’utilizzo quasi “incosciente” degli strumenti tecnologi e dell’accesso al web, e soprattutto, le ripercussioni che il virtuale ha inevitabilmente sulla vita reale.
Ecco perché è bene, fin da subito, visto che non si può impedire a un minore di avvicinarsi alla tecnologia, riuscire a seguire una serie di accorgimenti che tutelino il futuro del minore, e che lo proteggano dall’intraprendere una strada sbagliata.
Tra gli accorgimenti che è bene seguire, soprattutto dagli adulti, ricordiamo:
La reputazione digitale è fondamentale, oggi più che mai, e i cosiddetti “nativi digitali” devono imparare fin da subito a tutelarla e a costruirla in maniera idonea e indipendente, avendo consapevolezza delle loro azioni e delle conseguenze che potrebbero derivare da una cattiva gestione della loro presenza online.
Possiamo parlare di una vera e propria carta di identità digitale: un biglietto da visita che si costruisce nel tempo tramite le informazioni condivise: foto e video pubblicati, post social, commenti, like, ecc.
In vista del loro futuro da giovani donne e uomini che entreranno nel mondo del lavoro, ad esempio, è fondamentale sapere che la maggior parte delle aziende, oggi, prima di assumere una figura professionale, svolge, anche tramite agenzia investigativa, delle investigazioni pre-assuntive, per verificare la veridicità dei titoli di studio e delle esperienze lavorative dal candidato e per verificare che non vi siano delle red flags nel suo background professionale e personale, come uno stile di vita e una moralità incompatibili con la mansione che dovrà svolgere.
È importante, dunque, che bambini e soprattutto adolescenti coltivino la consapevolezza che tutto ciò che verrà messo in rete sul loro conto potrebbe rimanerci per sempre, segnando anche il loro futuro da adulti.
L’ultimo provvedimento messo in atto dall’AGCOM ha come obbiettivo quello di aumentare la protezione dei minori in rete. Tale atto consiste nel lanciare dei servizi gratuiti per applicare il Parental Control, consentendo di limitare l’accesso a siti inerenti al gioco d’azzardo, nudità, contenti sessuali, armi, stupefacenti o altro che possa risultare nocivo per il minore e per il suo futuro.
Istruire e formare i giovani è sicuramente il primo passo da fare, ma certamente è importante che i genitori continuino a monitorare i loro figli e le loro interazioni, e per farlo possono rivolgersi a dei professionisti, come gli investigatori privati specializzati in Web Intelligence OSINT e SOCMINT e in indagini per il controllo minori online.
I genitori possono contattare un’agenzia investigativa autorizzata anche per controllare i propri figli fuori casa. Gli investigatori privati, infatti, possono compiere attività di pedinamento e monitoraggio del minore.