La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 45465, tratta il caso di una addetta alle vendite di Trenitalia che si appropria di un biglietto già pagato da un viaggatore.
I giudici hanno ritenuto che l’illecito commesso debba considerarsi non come un reato di peculato, bensì di appropriazione indebita, poiché l’addetta alla biglietteria è una semplice dipendente e non un pubblico ufficiale (come il controllore e il capotreno).
Inoltre per poter procedere nei confronti di dipendenti che abbiano commesso un simile reato, ricordano i giudici, è necessario sporgere querela.
Episodi come quello sopra descritto sono purtroppo frequenti, non solo nel settore pubblico, ma anche in quello privato. È dunque importante che il dirigente dell’azienda, in caso di sospetto di illeciti, effettui verifiche sui dipendenti da attenzionare ricorrendo ad una agenzia investigativa privata come FIRSTNet.
Le attività di monitoraggio verranno condotte da agenti esperti che opereranno con la massima professionalità e discrezione, rispettando la normativa vigente.
Le prove raccolte potranno inoltre essere usate in Giudizio, e avrà valore probatorio anche la testimonianza stessa dei detective.
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