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TRADIMENTO E CHAT WHATSAPP. POSSONO ESSERE USATE IN GIUDIZIO?

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TRADIMENTO E CHAT WHATSAPP. POSSONO ESSERE USATE IN GIUDIZIO? Il Tribunale di Velletri con sentenza n. 664 del 23.04.2020 ha stabilito ancora una volta la validità in giudizio delle chat come prova dell'infedeltà coniugale.
Il tribunale ha stabilito l'addebito della separazione, in capo al marito fedifrago, sulla base del messaggio inviato dall'amante alla moglie su whatsapp nel quale l'amante dichiarava il tradimento.
In tale occasione l'amante non si limitava a comunicare il tradimento ma precisava che la relazione durava ormai da anni all'insaputa della moglie.
Le chat possono costare care se prodotte in Tribunale in una causa di separazione con addebito per infedeltà, anche in caso di tradiemnto virtuale.
E' sempre opportuno ricordare che le chat non devono essere recuperate in maniera illegale con interecettazione o in violazione della privacy.
In questi casi sarà opportuno svolgere un'investigazione per infedeltà per verificare il tradimento.
Le prove così raccolte legalmente potranno essere prodotte in giudizio e, se il tradimento è causa della fine del rapporto, potranno determinare l'addebito.

Foto di Pana Kutlumpasis da Pixabay
 


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