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TIKTOK: LE CHALLENGE E I SUOI PERICOLI

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TIKTOK: LE CHALLENGE E I SUOI PERICOLI

TikTok è definita come l’app che i giovani usano per pubblicare balletti e canzoncine; infatti, è vero che il target di pubblico è sicuramente molto più giovane rispetto a quello di altri social, ma in realtà questa applicazione è più di questo.

Esiste un sistema in TikTok che permette ad un qualsiasi video virale di rimanere nelle tendenze per un certo periodo, permettendo a chi lo produce di ottenere una certa visibilità. È forse per questo che, considerando la cosiddetta viralità che viene raggiunta in modo più semplice rispetto agli altri social, i giovani rincorrono questa forma di successo.

Nonostante TikTok sia una app innovativa, rinnovata e simile ad altri social, come Instagram, questa presenta alcune insidie da non sottovalutare, legate alle truffe e alle challenge, tendenze che di volta in volta vanno per la maggiore in un determinato periodo (dette anche sfide).

Per quanto riguarda le truffe, poniamo la nostra attenzione, ad esempio, sugli account che propongono guadagni facili attraverso le criptovalute, finalizzati a rubare non solo il denaro ma anche i dati sensibili.

Le “challenge” invece, sono sostanzialmente delle prove a cui ci si sottopone, riprendendo il tutto in un video che poi verrà condiviso, diventando, appunto, virale.

Alcune sono assolutamente innocue e anche legate a motivazioni lodevoli, altre, però, sono decisamente più pericolose e fanno leva sull’esibizionismo e la voglia di apparire dei giovani, rischiando di avere però gravi conseguenze.

Ma quali sono le challenge di Tik Tok più pericolose?

Vediamone alcune tra le più recenti:

  • Blackout challenge: in diretta streaming, si deve trattenere il respiro fino a perdere i sensi. Una challenge costata la vita ad un bambino di 10 anni e che ha costretto il social ad imporre un limite di età per l’utilizzo di TikTok.
  • Penny challenge: prevede di attaccare il caricabatterie alla presa senza spingerlo fino in fondo, e farci poi cadere sopra delle monete per generare scintille o fiammate.
  • Fire challenge: tra le più recenti c’è poi la sfida che impone di dar fuoco a un oggetto e giocare con le fiamme, ovviamente sempre riprendendosi in video, con il rischio di procurarsi gravi ustioni.

Per questo è fondamentale, soprattutto per i giovanissimi, che i genitori prestino sempre particolare attenzione all’uso che i figli fanno del social. Questo si può fare attraverso l’utilizzo del “family pairing”, che permette ad un genitore di controllare l’account del figlio e di stabilire i limiti sulla privacy, il tempo di utilizzo e la tipologia di contenuti visualizzabili.

Istruire e formare i giovani è sicuramente il primo passo da fare, ma certamente è importante che i genitori continuino a monitorare i loro figli e le loro interazioni, e per farlo possono rivolgersi a dei professionisti, come gli investigatori privati specializzati in Web Intelligence OSINT e SOCMINT e in indagini per il controllo minori.

Quindi, i genitori possono contattare un’agenzia investigativa autorizzata, non solo col fine di controllo online del minore, ma anche fuori casa. Gli investigatori privati infatti, possono compiere attività di pedinamento e monitoraggio del minore.

Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?

  • attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web;
  • attività di pedinamento e di monitoraggio del minore, per verificare la sua condotta e le sue frequentazioni fuori dalle mura domestiche;
  • attività di Computer Forensics, per l'estrazione e la conservazione dei dati digitali.
  • Testimonianza in Tribunale, per confermare quanto riportato nel Dossier investigativo, se necessario.


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