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STALKING: E' POSSIBILE DIFENDERSI?

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STALKING: E' POSSIBILE DIFENDERSI?
Secondo una delle ultime ricerche dell’Istat (2014) il 16,1% delle donne italiane ha subito atti di stalking almeno una volta nella vita, cioè circa 3 milioni e 466 mila donne. Di queste circa il 20% dichiara di aver subito atti persecutori da parte di un ex partner (Istat).
In cosa consiste dunque lo stalking?
L’ articolo 612 bis del codice penale configura lo stalking come una serie di condotte persecutorie ripetute nel tempo che generano un danno alla vittima provocando un cambiamento di abitudini di vita e generando un grave stato di ansia e paura per la propria incolumità o per quella di una persona cara.
In concreto possono considerarsi atti di stalking azioni come telefonate ripetute, pedinamenti, invio di lettere, messaggi o email, pubblicazione di video con contenuti privati sui social network, danneggiamenti all’automobile, aggressioni verbali, iniziative diffamatorie.
La ricerca Istat evidenzia come la maggioranza (78%) delle vittime non abbia cercato aiuto, preferendo risolvere la situazione da sola: solamente il 15% si è rivolta alle forze dell’ordine, il 4,5% a un avvocato e l’1,5% a un centro antiviolenza (Istat).
Per difendersi da uno stalker è necessario in molti casi risalire all’identità dell’autore e produrre delle prove degli atti persecutori subiti. Per questo è importante rivolgersi ad agenzie investigative professioniste come FIRSTNet: attraverso un’attività di monitoraggio e osservazione discreta sarà possibile individuare, e quindi denunciare, l’autore degli atti di persecuzione, ripristinando così la serenità della vittima.
 


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