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Sbandieri il tradimento su Facebook? Scatta l’addebito della separazione.

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Sbandieri il tradimento su Facebook? Scatta l’addebito della separazione. Analizziamo tre casi in cui i coniugi fedifraghi hanno sbandierato su Facebook le loro relazioni extraconiugali, vedendosi addebitare così la separazione.

1.     Tribunale di Bari, sentenza n. 2525/2020
Una giovane donna ecuadoriana ha annunciato su Facebook di avere una nuova relazione, mentre era ancora sposata con un uomo affetto da sclerosi multipla e costretto su una sedia a rotelle. La donna ha intrapreso un viaggio nel suo paese d’origine con il “fidanzato” e ha poi comunicato, sempre via social, che al ritorno dal viaggio sarebbero andati a vivere insieme, il tutto corredato da selfie di coppia, lasciando intendere che la relazione durasse da tempo.
Il marito ha chiesto quindi che alla donna venisse addebitata la separazione. Il giudice ha chiarito che è sufficiente la consapevolezza di violare i doveri coniugali, senza arrivare all’evento lesivo, per rendere intollerabile la convivenza. In questo caso esporre pubblicamente una relazione extraconiugale ha provocato ovviamente la rottura del rapporto.
2.     Tribunale di Roma, sentenza n. 456/2016
Addebito della separazione anche per un marito che ha pubblicato su Facebook post e foto della sua relazione extraconiugale. La moglie ha così scoperto il tradimento, ed il giudice ha confermato l’intollerabilità della convivenza, non solo per la violazione dell’obbligo di fedeltà, ma anche perché l’uomo ha messo in atto un comportamento lesivo della dignità e dell’onore della moglie.
3.     Tribunale di Torre Annunziata, sentenza n. 2643/2016
Una donna, prima ancora della separazione, ha cambiato il suo status su Facebook, dichiarandosi “separata”, rendendo pubblica la sua relazione extraconiugale e insultando pubblicamente il marito.
Secondo il giudice, Facebook è una sorta di piazza, e quindi offendere il marito o dichiararsi occupati con qualcun altro è lesivo della dignità del coniuge. Può esserci quindi l’addebito della separazione per la moglie e il risarcimento del danno non patrimoniale, perché la donna con la sua condotta è venuta meno agli obblighi coniugali e ha leso la reputazione del marito.
Nel caso specifico, la donna è stata condannata a risarcire 5mila euro di danni al marito, oltre agli interessi legali sino al soddisfo.
 
Fonte studiocataldi.it


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