Nel corso di questo anno sono stati ampliati i diritti di chi ha familiari invalidi.
Nello specifico, questi diritti comprendono:
- detrazioni fiscali, ovvero la deducibilità delle spese mediche generiche e delle spese di assistenza specifica;
- agevolazioni fiscali per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici che aumentino l’indipendenza della persona invalida, di auto, di poltrone per persone con problemi di deambulazione, di ausili medici, come protesi, e per la realizzazione di interventi di riduzione delle barriere architettoniche (es. modifiche all’ascensore).
Inoltre è bene puntualizzare che tali diritti vengono concessi in base al certificato rilasciato dal medico dell’INPS e in base alla valutazione della riduzione della capacità lavorativa della persona disabile condotta dalla Commissione Medica dell’Azienda Sanitaria Locale.
Un punto fermo nell’ambito dell’ assistenza al familiare disabile continua ad essere costituito dalla concessione dei permessi retribuiti (ex lege 104/1992).In base a questi i familiari e conviventi di un soggetto affetto da disabilità possono godere di tre giorni al mese, anche frazionati in ore, per prestare appunto assistenza al congiunto e prossimo disabile. Non sono rari, però, i casi in cui i lavoratori si avvolgono di tali permessi per finalità differenti rispetto a quelle stabilite dalla legge. I casi di utilizzo illecito dei permessi legge 104 possono essere oggetto di sanzioni o licenziamento per giusta causa: ad esempio, il lavoratore che utilizza i giorni adibiti all’assistenza del familiare malato come giorni di vacanza può essere licenziato dal datore di lavoro, a patto che quest'ultimo produca in giudizio prove valide.
Le agenzie investigative come FIRSTNet sono la soluzione migliore nella risoluzione di casistiche analoghe: i servizi di investigazioni per uso scorretto dei permessi legge 104 possono fornire un valido aiuto ai datori di lavoro permettendo, attraverso monitoraggi fisici del lavoratore, di verificare la correttezza del dipendente assente da lavoro.
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