Ti sei mai chiesto se il tuo datore di lavoro oppure tua moglie, ricorsi ad una agenzia investigativa privata per procedere con un
licenziamento o con una
separazione, possano usare come prove quelle fornite dai detective?
Anzitutto si deve partire dalla considerazione che, se
acquisite in modo legale, le prove possono essere utilizzate in giudizio.
Le
foto presenti nel dossier investigativo e i
video che lo integrano sono considerati
riproduzioni meccaniche che possono avere valore di
prova documentale.
Nel processo penale queste riproduzioni meccaniche sono considerate piena prova, nel processo civile hanno valore probatorio se non contestate. La contestazione però deve essere puntuale e fondata (difficilmente si potrà contestare la foto dell'agente investigativo che riporta sempre impressa data e ora dello scatto).
Affinché si resti nell'alveo della legalità, non si devono scattare foto o registrare video nella privata dimora e non è possibile neppure registrare conversazioni alle quali non si è presenti. Ad esempio non avranno mai valore di prova le registrazioni ottenute lasciando una cimice in casa del soggetto che si vuole monitorare.
Rispettate queste condizioni, sarà possibile produrre in giudizio quanto fornito dall'agenzia investigativa.
Ad avere valore di prova è infine la
testimonianza dell'investigatore privato stesso, testimone oculare di quanto si riporta nel dossier investigativo.
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