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ORARI ILLEGITTIMI PER LE VISITE FISCALI INPS: NUOVE FASCE DI REPERIBILITÀ PER I DIPENDENTI DELLE PA?

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ORARI ILLEGITTIMI PER LE VISITE FISCALI INPS: NUOVE FASCE DI REPERIBILITÀ PER I DIPENDENTI DELLE PA?

Le fasce di reperibilità delle visite fiscali Inps durante la malattia sono incostituzionali secondo il Tar del Lazio. Non rispettano la parità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati7 ore contro 4.

Chi lavora nella PA deve scontare ad oggi una fascia di reperibilità più ampia del settore privato, che va dalle 9 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 18 al pomeriggio. Ci riferiamo alla reperibilità obbligatoria nei giorni in cui il dipendente è in malattia e percepisce l’indennità Inps.

È proprio su questo punto che, su ricorso del sindacato di polizia penitenziaria, è intervenuto il tribunale amministrativo del Lazio, con una sentenza che potrebbe presto cambiare le regole del gioco (in allegato).

La visita fiscale è la classica verifica medico-legale che l’Inps fa ai lavoratori che si mettono in malattia. Vale per tutti i dipendenti, sia privati sia pubblici e può essere svolta:

  • dall’Inps su sua libera iniziativa;
  • dall’Inps su richiesta del datore di lavoro, che vuole accertare l’effettiva malattia del suo dipendente.

Ecco perché chi si mette in malattia ha solo due obblighi da rispettare: riposare e restare a casa nel caso arrivasse la visita del medico legale Inps.

Certo è che non occorre garantire una reperibilità di 24 ore al giorno, ma sono stati stabiliti per legge orari precisi in cui il dipendente deve rendersi reperibile, che però differiscono tra settore pubblico e privato. Secondo il Tar, proprio queste fasce non rispecchiano il principio di uguaglianza tra il settore privato e pubblico.

Nel 2023 sono queste le fasce di reperibilità in malattia:

DIPENDENTI PUBBLICI: Mattina, dalle ore 9 alle 13 (7 giorni su 7 e festivi) - Pomeriggio, dalle ore 15 alle 18 (7 giorni su 7 e festivi)

DIPENDENTI PRIVATI: Mattina, dalle ore 10 alle 12 – Pomeriggio, dalle ore 17 alle 19.

Su questi orari fiscali il sindacato della polizia penitenziaria UILPA PP ha fatto ricorso al Tar del Lazio, perché la fascia di reperibilità per gli statali è quasi doppia rispetto ai privati, violando infatti l’articolo 3 della Costituzione: il principio di uguaglianza.

Ricorso accolto dal Tar del Lazio, che non solo ha ritenuto ben fondata la questione, ma ha anche evidenziato che la disparità di orario sia incostituzionale.

Le parole stesse pronunciate dal Tribunale mettono nero su bianco che “La mancata armonizzazione ha altresì determinato una disparità di trattamento tra settore pubblico e settore privato, a parere del Collegio, del tutto ingiustificata, considerato che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito. Ne è quindi derivata la violazione dell’art. 3 Costituzione, non essendo rispettato il principio di uguaglianza”.

In sostanza la malattia è sempre la stessa, sia che si ammali un dipendente pubblico sia che a stare male sia un lavoratore privato. Quindi gli orari di verifica devono essere gli stessi.

La sentenza del Tar ha di fatto annullato in parte il decreto ministeriale Madia del 2017, evidenziando che le future modifiche dovrebbero rispettare le indicazioni fornite dal collegio dei giudici amministrativi. Si richiede quindi al legislatore di armonizzare realmente gli orari di reperibilità per tutti i dipendenti sia pubblici sia privati.

Una sentenza che avrà certamente un forte impatto e che porterà a una modifica delle regole. Servirà però un nuovo intervento legislativo e quindi del tempo.

Resta invariato l’apporto che possono dare le agenzie investigative nel risolvere i sempre più frequenti casi di assenteismo, sia nel settore pubblico che privato.

Il datore di lavoro, sia pubblico che privato, che sospetta una falsa malattia, infatti, per verificare l’effettiva condotta del dipendente durante i giorni di assenza, anche fuori dagli orari di reperibilità, può rivolgersi ad una agenzia investigativa autorizzata.

Gli investigatori privati, infatti, monitorano e pedinano il dipendente assente, per verificare se compie attività incompatibili con lo stato di malattia e/o che possono compromettere o rallentare la guarigione, o se svolge attività concorrenziali.

A questo tipo di indagini vengono affiancate delle attività di Web Intelligence (OSINT e SOCMINT) per raccogliere elementi dell’illecito anche attraverso il web e i social media.

Inoltre, gli investigatori possono essere chiamati a testimoniare in tribunale, convalidando quanto riportato nel dossier.

Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?

  • Attività di monitoraggio e di pedinamento del dipendente in malattia;
  • Attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web: è spesso lo stesso dipendente a pubblicare online prove delle sue condotte incompatibili con il suo stato di salute;
  • Testimonianza in Tribunale, se necessario.

Scarica l'allegato
2023_11_06_sentenza_tar_lazio_fasce_orar.pdf


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