L’Autorità Garante delle Comunicazioni (Agcom) chiede che vi sia un inquadramento giuridico e quindi maggiori regole da rispettare per i grandi influencer, ossia per coloro che hanno almeno un milione di follower online.
Lo scopo è quello di tutelare i minori dai messaggi e dai contenuti impropri veicolati tramite i social network.
Stessa linea di pensiero che motiva l’accordo tra Corecom e il Garante Privacy.
Sono in previsione una serie di azioni volte a minimizzare il rischio che i minori siano attratti da messaggi sbagliati o da contenuti commerciali, e che possano essere vittime di cyberbullismo, di revenge porn e di altri pericoli legati al web.
Le due iniziative principali sulle quali si sta concentrando l’Agcom sono:
Ieri, 30 maggio 2023, è stato presentato il protocollo d’intesa tra il Corecom lombardo e il Garante della Privacy finalizzato a proteggere i minori dai messaggi impropri del web. I minorenni, in media, trascorrono 35 ore della loro settimana online: 28 quando sono a casa e 7 in orario scolastico, come emerso dai dati raccolti dall’osservatorio dell’Ocse. In particolare, i giovanissimi trascorrono su TikTok almeno il 5% del tempo in cui sono svegli.
Secondo i dati messi a disposizione dall’Agcom, il 21% dei minori è stato vittima almeno una volta di cyberbullismo e nel 17% dei casi si tratta di maschi. Non solo: ogni anno in Italia si tolgono la vita 4mila adolescenti, secondo i dati dell’Istat, e tra le cause di suicidio ci sono anche le brutte esperienze vissute sul web, come il cyberbullismo, il revenge porn e il sexting.
Come afferma Capitanio “in Italia il 99% degli undicenni ha un profilo TikTok o Instagram benché non se ne possano avere prima del compimento dei 14 anni".
Per questo è fondamentale che i genitori prestino sempre particolare attenzione all’uso che i figli fanno del web.
Istruire e formare i giovani è sicuramente il primo passo da fare, ma certamente è importante che i genitori continuino a monitorare i loro figli e le loro interazioni, e per farlo possono rivolgersi a dei professionisti, come gli investigatori privati specializzati in Web Intelligence OSINT e SOCMINT e in indagini per il controllo minori.
Quindi, i genitori possono contattare un’agenzia investigativa autorizzata, non solo col fine di controllo online del minore, ma anche fuori casa. Gli investigatori privati infatti, possono compiere attività di pedinamento e monitoraggio del minore.
Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?