In materia di separazione e divorzio l'orientamento giurisprudenziale è molto chiaro: alla moglie cessa di essere riconosciuto il diritto al mantenimento solo se viene dimostrato che la nuova convivenza sia -stabile e duratura e si traduca in un progetto di vita in comune che consente di ritenere rescissa ogni connessione con la vita matrimoniale precedente.
Di fatto, però, quali sono gli elementi idonei a dimostrare che non si tratti di una semplice coabitazione o divisione delle spese dell'affitto ma di una reale convivenza? Sicuramente occorre dimostrare, con i fatti, che la moglie convive con il nuvo compagno, che quest'ultimo abbia trasferito la sua residenza presso la casa che condividono, o al contrario che la moglie viva a casa del nuovo compagno magari contribuendo alal gestione ordinaria e quindi al pagamento delle bollette o altro. Per avere tutta una serie di prove, producibili in giudizio, non ci si può certamente affidare alle dicerie del vicinato o al portiere ma bisogna fare ricorso, senza ombra di dubbio, alle Agenzie Investigative specializzate in infedeltà coniugale e indagini private.
Gli investigatori, con un monitoraggio continuo da mattina a sera, nel pieno rispetto della privacy dei soggetti coinvolti, carpirà quei momenti decisivi per determinare se la moglie convive o sta semplicemente ospitando un amico. Le prove raccolte, le fotagrafie e i video unitamente alla testimonianza diretta dell'agente investigativo saranno una carta vincente per chi non vuole più essere preso in giro dall'ex coniuge.