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L’intervista - Dott.ssa Chiara Camaioni: il tradimento, tra perdono e gelosia - Parte 2

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Nella prima parte della nostra intervista alla Dott.ssa Chiara Camaioni, psicologa e psicoterapeuta (che puoi trovare cliccando qui) abbiamo visto come il tradimento possa portare ad un cambiamento drastico nella vita di una coppia, con conseguenze gravi dal punto di vista sia emotivo che pratico.
L’infedeltà è spesso imprevedibile, perché le cause possono essere infinite, ma è importante stare molto attenti ai segnali, ed intervenire rivolgendosi a dei professionisti per ottenere le prove di ciò che sta accadendo alle nostre spalle.

Una volta scoperto il tradimento, è possibile perdonare? E che ruolo ha la gelosia nell’infedeltà? Scoprire la verità fa sempre bene? L’esperienza della Dott.ssa Camaioni ci apre un ampio margine di riflessione.
È possibile ascoltare anche questa seconda parte dell’intervista in podcast, cliccando sul video, e su Spotify.
Buona lettura e buon ascolto.
 
  • Il perdono è davvero possibile? Quali meccanismi scattano all’interno di una persona in grado di perdonare?
È possibile? Sì. È difficile? Per la maggior parte.
Ancora una volta faccio riferimento alla soggettività di ognuno, non ci sono pozioni magiche né meccanismi che funzionano per tutti allo stesso modo.
La crisi potrebbe rivelarsi anche un momento di forte generatività nella coppia, consentendo ai partner di mettere in gioco i propri aspetti resilienti dando vita, attraverso la riparazione, a una nuova costruzione.
Per perdonare un tradimento credo sia centrale la sua elaborazione. È molto complesso infatti andare avanti se il passato non è stato riletto e riordinato: sappiamo bene quanto ciò che è accaduto nel nostro passato possa influire su ciò che saremo e faremo.
Per questo motivo è necessario concedersi del tempo: un tempo per le emozioni che un tradimento solleva dentro di noi, uno per analizzare ciò che è accaduto, dentro di noi, tra noi e il nostro partner ed infine un tempo per la cura della nostra autostima inevitabilmente scalfita o, nel peggiore dei casi, frantumata.
In questo tempo di cura potrebbe essere utile chiedere aiuto ad una figura professionale come quella dello psicoterapeuta per rendere maggiormente fluido il processo relativo alla rilettura della storia e, in alcuni casi, per trovare nuove possibilità di uscita e occasioni per la coppia.
Credo perciò che una persona in grado di perdonare con consapevolezza e coerenza interna sia l’insieme di tutto questo: un processo di elaborazione, di analisi e crescita che possa portare a nuove possibilità per sé e per la coppia. Non è infatti raro che, un evento così terribile, possa essere l’occasione per la comprensione di alcuni aspetti di noi.
James Hillman a tal riguardo ci dice qualcosa di molto interessante: “entrare in contatto con noi attraverso la delusione che l’altro ci regala può dare inizio al nostro percorso di individuazione”.
 
  • Chi è il geloso? Secondo lei, la gelosia ed il possesso hanno un ruolo nel tradimento, oppure chi tradisce lo fa a prescindere da questo?
Ho sempre pensato che dietro il costrutto della gelosia, molto complesso nelle sue svariate forme e intensità, ci sia un nucleo molto fragile che riguarda la paura di essere abbandonati.
Spesso la persona gelosa è cosciente che i suoi comportamenti non solo non hanno ragioni oggettive d’esistere ma ancor peggio sa che questo andrà a ledere la relazione.
Il geloso dubita ma non verifica, si arrovella nell’interpretazione di alcuni elementi che ritiene sospetti o pericolosi.
Tengo molto a specificare che spesso il geloso non è altro che una vittima dei suoi modelli operativi interni. Questi tecnicismi non sono facili e perciò proverò a darvi degli esempi che meglio possano spiegare questo concetto. Quando siamo bambini impariamo ciò che ci possiamo aspettare e cosa no, quanto siamo degni d’amore oppure no, se siamo uno dei bisogni o la priorità per la nostra figura di attaccamento (solitamente la coppia genitoriale) e quindi se siamo o no degni di attenzioni: l’insieme dei comportamenti e delle risposte tra mamma/papà e bambino/a creano il legame di attaccamento che successivamente sarà tradotto in un modello operativo interno nei rapporti tra il soggetto e le altre figure che incontrerà nella sua strada.
Proprio per questo motivo è molto importante andare ad indagare le cause che hanno portato il soggetto a sviluppare la paura di perdere l’altro e i conseguenti comportamenti di gelosia e possesso: solo la rilettura e l’elaborazione di quando successo può portare la persona gelosa ad adottare uno stile relazionale diverso e più funzionale al proprio benessere oltre a quello della coppia.
Il partner geloso invece può essere vissuto in maniera molto diversa a seconda dello stile personale dell’altro componente della coppia. Non sempre questa componente può rivelarsi la spinta per il partner a tradire un compagno troppo geloso: la gelosia infatti può essere interpretata in diversi modi. Per alcuni è sinonimo di amore, per altri di sfiducia, per altri ancora nasconde una dipendenza del partner intollerabile da sopportare e soddisfare. Proprio per questo il significato che il partner conserva dentro di sé può portare reazioni diverse e opposte.
Ricordiamoci infine che la gelosia che tramuta in violenza o che supera il rispetto della libertà e della dignità dell’altro è sempre sbagliata.
 
  • A proposito di quello che è il nostro lavoro, ossia produrre prove del tradimento, utilizzabili anche in fase di giudizio, è importante per la persona tradita vedere con i propri occhi quello che invece prima era solo un dubbio? Aiuta ad accettare la verità?
Sarebbe utile indagare quanto il sospetto nel momento della firma del mandato alla vostra agenzia si sia già insinuato o se questo abbia già assunto le caratteristiche di una certezza da convalidare. In altri termini: hai un dubbio o vuoi le prove della tua certezza?
Credo che l’accettazione di un tradimento dipenda molto dalla fase che il soggetto si trova a vivere nel momento della condivisione delle prove, verosimilmente non sarà un fulmine a ciel sereno (perché divertirsi, investendo denaro, per far pedinare il nostro partner se non vi è nessun tipo di sospetto?) ma altrettanto probabilmente non sarà un elemento curativo e chiarificatore o quantomeno non in quel momento.
Vedere la realtà e accettarla sono due cose diverse e c’è un grande mare a separarle: la ferita emotiva.


Dott.ssa Chiara Camaioni
Psicologa, Psicoterapeuta e socio ordinario della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC).
Iscritta all’Albo degli Psicologi della Lombardia (n. 17549).
Si occupa di adulti e adolescenti presso il Centro Clinico Porta Romana a Milano di cui è co-fondatrice.
Coltiva inoltre una forte passione per la Mindfulness.


Contatti:
info@chiaracamaioni.it
http://www.ccpr.it/

 


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