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LICENZIAMENTO DURANTE IL RECUPERO DA UN INFORTUNIO: IN QUALI CASI E' POSSIBILE?

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LICENZIAMENTO DURANTE IL RECUPERO DA UN INFORTUNIO: IN QUALI CASI E' POSSIBILE?
Con la sentenza 19089 del 01/08/2017 la Corte di Cassazione conferma la possibilità di licenziamento per giusta causa per un dipendente assente dal posto di lavoro in seguito a un grave infortunio. Nel caso in oggetto il lavoratore in malattia svolgeva attività lavorativa per sei ore al giorno nella farmacia della moglie, come provato tramite un’agenzia investigativa. L’importanza di tale sentenza risulta essere duplice: con essa la Cassazione legittima ancora una volta l’impiego di un investigatore privato per eseguire accertamenti che esulano dai normali controlli sanitari con lo scopo di dimostrare l’assenza della malattia o comunque la non gravità di essa tale da impedire il lavoro. Inoltre la sentenza evidenzia come vi sia la possibilità di sanzioni disciplinari o licenziamento anche quando il comportamento tenuto dal lavoratore in malattia è tale da mettere a rischio o ritardare la guarigione. Nel caso in oggetto il dipendente, trascorrendo sei ore in piedi in farmacia non poteva non stancarsi rallentando così il processo di guarigione e dunque il rientro in servizio. Il comportamento del lavoratore rappresenterebbe, secondo la Corte, una violazione dei doveri generali di correttezza e di buona fede e dunque il rapporto di fiducia tra il dipendente e il datore di lavoro.
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