Nel processo civile si confrontano due parti: l’attore, che avvia il contenzioso e il convenuto, che è chiamato a difendersi.
Ciascuna parte può essere costituita da uno o più soggetti (basti pensare ad una causa tra alcuni condomini e un altro, moroso).
Nel processo civile vale il principio dell’onere della prova, ovvero i fatti dei quali si dibatte devono essere sostenuti da prove senza le quali non è possibile procedere nella difesa dei propri diritti che si vuole vengano tutelati.
Altro principio è detto “dispositivo” e consiste nel fatto che solo le parti possono produrre prove.
Quali prove sono accettate nel processo civile?
Le prove cosiddette tipiche, ovvero quelle citate dal Codice di Procedura Civile.
Queste possono essere divise in due macro-categorie, le prove orali e le prove documentali.
Le prove orali sono: la confessione, l’interrogatorio, il giuramento e la testimonianza.
Le prove documentali sono: il documento informatico, la scrittura privata, la scrittura privata autenticata, l’atto pubblico e le presunzioni.
Tra le prove documentali rientrano le foto e i video, ad esempio le foto e i video che corredano il dossier investigativo.
Esse di per sé non costituiscono piena prova, bensì sono accettate come prove se non contestate.
Ovviamente la contestazione per essere accolta dev’essere puntuale ed è bene ricordare che a sostegno del dossier investigativo vi è la testimonianza dell’investigatore che di per sé vale come prova.
Pertanto in caso di separazione o divorzio, in caso di terminazione o rideterminazione dell’assegno di mantenimento/ divorzile/ a favore della prole non esitare a contattare un’agenzia investigativa privata come FIRSTNet.
Al termine delle attività investigative di monitoraggio verrà fornito un dossier corredato da foto e video che potranno essere utilizzati in giudizio.
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