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LE NUOVE REGOLE DELLO SMART WORKING NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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LE NUOVE REGOLE DELLO SMART WORKING NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
A seguito del confronto tra il Governo e le organizzazioni sindacali sono state diramate le nuove linee guida per lo smart working nella Pubblica Amministrazione (in allegato), testo che verrà poi approvato dalla Conferenza Unificata, fino all’obbligo di adozione da parte di enti e amministrazioni.
Viene comunque garantito spazio sufficiente all’autonomia delle singole amministrazioni, che possono organizzare il lavoro agile secondo le proprio necessità, attraverso i Piani integrati di organizzazione e attività (Piao).
Alcune delle linee guida facilitano i controlli dei dipendenti da parte dei dirigenti, che ricordiamo essere sempre legittimi qualora si sospetti un illecito. I controlli al singolo lavoratore, infatti, prescindono dagli obblighi di cui all’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, poiché hanno lo scopo di accertare e sanzionare un grave illecito commesso dal dipendente, e quindi il datore di lavoro, che abbia il fondato sospetto che l’illecito sussista, può effettuare dei controlli tecnologici a distanza, senza doversi attenere alle procedure dettate dallo Statuto dei Lavoratori.
Per effettuare questo tipo di controllo, le aziende e gli enti si rivolgono spesso alle agenzie investigative autorizzate, che integrano attività di computer forensics, per l’estrazione e la conservazione dei dati informatici, con altre indagini utili a dimostrare l’illecito, come delle attività di web intelligence, OSINT e SOCMINT ed attività di monitoraggio e pedinamento del dipendente, soprattutto ora che sarà obbligatorio comunicare il luogo in cui si svolge la mansione lavorativa a distanza.
La Pubblica Amministrazione si può avvalere delle agenzie investigative private, perché anche il lavoratore pubblico può essere licenziato se commette un illecito o se non lavora abbastanza o adeguatamente.
Vediamo alcuni punti salienti delle linee guida:
  • Si deve, di norma, fornire il lavoratore di idonea dotazione tecnologica”, e l’amministrazione dovrebbe fornire delle postazioni di lavoro per le attività da remoto, che garantiscano la protezione delle risorse aziendali alle quali il lavoratore dovrà accedere, ed inoltre garantire il costante aggiornamento dei sistemi di sicurezza. Il dipendente potrà utilizzare ai fini dello svolgimento della sua mansione i dispositivi dati in dotazione, e solo eccezionalmente i suoi dispositivi personali, e sempre previa autorizzazione.
  • L’“Accordo individuale” che regola lo Smart Working deve comprendere alcuni elementi essenziali, tra i quali: la durata dell’accordo, le modalità di svolgimento della prestazione (giornate in sede e giornate a distanza), i tempi di riposo ed il diritto alla disconnessione ed infine proprio le modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore all’esterno dei locali dell’amministrazione nel rispetto di quanto disposto dall’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori e s.m.i..
  • Il lavoratore può richiedere, ove ne ricorrano i relativi presupposti, la fruizione dei permessi previsti dai contratti collettivi o dalle norme di legge” compresi quelli per motivi personali, familiari, i permessi Legge 104/1992 etc. Anche in questo caso, aggiungiamo, il datore di lavoro può verificare, tramite gli appositi controlli difensivi effettuati da una agenzia investigativa autorizzata, eventuali abusi sulla fruizione di tali permessi.
  • Nelle giornate in cui la prestazione lavorativa viene svolta in modalità agile non è possibile effettuare lavoro straordinario, trasferte, lavoro disagiato, lavoro svolto in condizioni di rischio”, ed anche questo veto può essere motivo di controllo da parte della dirigenza sul dipendente.
Infine, nelle linee guida si distingue lo Smart Working dal lavoro da remoto: quest’ultimo può essere prestato con vincolo di tempo e nel rispetto degli obblighi di presenza. Due le forme possibili: telelavoro domiciliare (presso il domicilio del dipendente) e altre forme di lavoro a distanza (coworking o centri satellite).

Scarica l'allegato
Linee guida lavoro agile.pdf


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