ITALIANOINGLESE

Notizie
La sacralità dei Diritti Costituzionali

Autore / Fonte:
La sacralità dei Diritti Costituzionali L’Articolo 19 della Costituzione recita che tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Questo è quanto viene sostanzialmente affermato nella sentenza n. 14728, depositata ieri dalla Cassazione, relativamente alla separazione di una coppia di Pordenone.
La moglie, in seguito alla conversione del marito al culto di Geova, pretendeva l’affidamento esclusivo dei figli e l’addebito esclusivo all’ex coniuge, sostenendo che l’ex marito, convertendosi, avesse disconosciuto i valori del cattolicesimo, accettati con il matrimonio.
La Corte di Cassazione, confermando quanto deciso dalla Corte di Appello di Trieste, afferma invece che la conversione di uno dei due coniugi non sia di per sé sufficiente per affidare in via esclusiva i figli all’altro.
Tuttavia è possibile prevedere un sostegno della famiglia da parte del Consultorio e una attività di monitoraggio da parte di una agenzia investigativa privata, per assicurare la continuità nelle abitudini e negli impegni dei ragazzi e affinché il padre non eserciti condizionamenti e pressioni per far loro accettare il suo credo.


Richiedi informazioni su La sacralità dei Diritti Costituzionali

Chiamaci