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I LICENZIAMENTI PIÙ INCREDIBILI DELL’ATAC DI ROMA: L’INFEDELTÀ DEI DIPENDENTI PUÒ ACQUISIRE FORME “CREATIVE”

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I LICENZIAMENTI PIÙ INCREDIBILI DELL’ATAC DI ROMA: L’INFEDELTÀ DEI DIPENDENTI PUÒ ACQUISIRE FORME “CREATIVE”

Dall’inizio del 2022, l’Atac di Roma ha firmato ben 41 licenziamenti, alcuni dei quali sono stati intimati per motivazioni che sembrano surreali, eppure sono reali, legate a degli illeciti commessi dai dipendenti.

Molti di questi illeciti sono stati dimostrati grazie alle prove raccolte dagli investigatori privati incaricati dall’Atac, sia tramite attività di pedinamento e di monitoraggio dei dipendenti infedeli, sia tramite attività di Web Intelligence, OSINT e SOCMINT.

Escludendo quei dipendenti che sono letteralmente spariti, e che sono stati licenziati per aver superato i cinque giorni di assenza ingiustificata, vediamo quali sono i casi più eclatanti di licenziamento per condotte illecite dei dipendenti Atac.

Gli investigatori privati hanno scoperto un conducente di autobus che svolgeva all’estero l’attività di chauffeur di limousine mentre era in permesso, ed ancora un altro conducente che si era dedicato all'e-commerce, dimenticandosi totalmente del proprio lavoro.

Un’altra dipendente in permesso è stata colta in flagrante mentre, vestita da fatina, vendeva gioielli e talismani con il suo banchetto, girando di paese in paese, pubblicando sui social una serie di post sulla sua “seconda vita”, che sono stati prontamente cancellati quando l’azienda ha contestato la sua condotta. Ricordiamo però che, in casi come questo, gli investigatori privati, una volta raccolte le informazioni all’interno del web, data la natura mutevole di questa, utilizzano dei software specifici che permettono di conservare l’informazione anche qualora venisse cancellata.

Ed ancora, un funzionario dell’Atac particolarmente “nerd”, avendo accesso al sistema delle presenze, ha iniziato a modificare le proprie, in modo da risultare sempre al lavoro, anche quando era in giro per Roma per scopi del tutto personali. Ma evidentemente non si trattava di un “hacker” brillante, dal momento che ha modificato le presenze per risultare in servizio anche lo stesso giorno in cui aveva, invece, inviato un certificato di malattia… Una mossa che non è certo passata inosservata alla dirigenza Atac, che ha subito fatto partire i controlli.

Non poteva mancare il furbetto della 104: un dipendente sfruttava i permessi dedicati all’assistenza dei genitori malati per fare, invece, tutt’altro. Gli investigatori privati lo hanno fotografato mentre andava a pescare per tutto il giorno, o ancora a passeggiare, al ristorante con gli amici, insomma… nessuna assistenza veniva di fatto garantita ai suoi familiari, ed i giorni di permesso venivano invece utilizzati per meri scopi personali.

I casi sono ancora tanti, ma tutti, come evidente, causati dalla condotta infedele dei 41 dipendenti licenziati.

Le aziende che hanno il sospetto che i propri dipendenti agiscano violando il vincolo fiduciario con il datore di lavoro, alla base di ogni rapporto lavorativo, possono effettuare dei controlli tramite agenzia investigativa autorizzata, anche quando non siano immediatamente visibili dei danni al patrimonio aziendale.
Dimostrare la volontà dolosa del dipendente ad arrecare danno all'azienda datrice, e/o ad eludere il controllo datoriale, legittima il suo licenziamento disciplinare per giusta causa e senza preavviso.

Per la risoluzione di questo tipo di illeciti subiti da Atac, gli investigatori utilizzano spesso degli interventi di Mystery Shopping, fingendosi semplici utenti degli autobus, acquistando i biglietti e percorrendo le diverse tratte in qualità di passeggeri, oltre alle classiche attività di monitoraggio e di pedinamento del dipendente infedele.

Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?

  • Attività di monitoraggio e di pedinamento del dipendente infedele;
  • Attività di Mystery Shopping, fingendosi utenti e procedendo con un finto acquisto;
  • Attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web;
  • Testimonianza in Tribunale, se necessario.


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