Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione (Cass. Sent. N. 1259/2016 del 25.01.2016) ha chiarito il concetto di doppio addebito. Quando marito e moglie si tradiscono reciprocamente e più o meno nello stesso arco di tempo, scatta la separazione con doppio addebito. Oltre al fattore della contestualità dei rapporti fedifraghi di entrambi i coniugi, fondamentale è anche il fatto che i tradimenti non siano casualmente connessi, cioè un tradimento non dev’essere causa dell’altro (basti pensare ad un tradimento con scopi di ritorsione o vendetta). Quindi in caso di doppio addebito nessuno dei due coniugi può ottenere l’assegno di mantenimento. Infatti il giudice non può determinare alcun contributo per il mantenimento del coniuge più debole o meno colpevole. Diversamente, la prova dell’infedeltà di un coniuge è uno strumento davvero molto efficace per ottenere la separazione con addebito a carico dell’ex. Uno dei modi migliori e più rapidi per raccogliere questo tipo di prove è ricorrere alle agenzie investigative. L'attività investigativa, relativamente all' infedeltà coniugale, prevede, nel massimo del rispetto dei canoni della privacy, l'elaborazione di un'appropriata strategia atta a dimostrare la fondatezza dell'infedeltà del coniuge. La fiducia in un rapporto di coppia è basilare per la prosecuzione di una vita normale e serena. Il sospetto continuo, se non suffragato da prove oggettive, può compromettere la stabilità del rapporto. La constatazione che i sospetti corrispondono alla realtà portano, se pur non serenamente, alla consapevole accettazione della situazione creatasi. L'operato viene svolto da esperti del settore, che grazie a strumentazioni hardware e software, sono in grado di reperire, ove ve ne siano, tutte le prove e le informazioni necessarie, attuando metodologie pertinenti ed in linea con la massima discrezione. Gli stessi operatori, sono in grado di produrre documentazione anche per le attività relative ad indagini pre-matrimoniali. Vieni a fare due chiacchiere...
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Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione (Cass. Sent. N. 1259/2016 del 25.01.2016) ha chiarito il concetto di doppio addebito.
