ITALIANOINGLESE

Notizie
DIPENDENTI INFEDELI: SETTE IMPIEGATI DI POSTE ITALIANE HANNO RUBATO PIÙ DI 350MILA EURO DI VALUTA ESTERA

Autore / Fonte:
DIPENDENTI INFEDELI: SETTE IMPIEGATI DI POSTE ITALIANE HANNO RUBATO PIÙ DI 350MILA EURO DI VALUTA ESTERA

È di questi giorni la notizia di un eclatante caso di infedeltà del personale che ha interessato Poste Italiane: sette impiegati sono indagati dalla Polizia per furto di valuta estera, sottratta da alcune buste pervenute al centro di smistamento di Milano Linate, provenienti soprattutto dal Giappone e dall’Australia.

La somma di denaro sottratta è di oltre 350mila euro in yen e dollari australiani, come emerso dalle indagini su cinque impiegati, donne e uomini tra i 40 ed i 55 anni, accusati di furto pluriaggravato e riciclaggio, e altri due denunciati in stato di libertà.

Qual era il loro modus operandi? Gli impiegati sottraevano dalle buste provenienti dall’estero la valuta straniera destinata a enti di beneficienza o all'acquisto di amuleti portafortuna. Dopodiché si recavano agli sportelli cambiavalute più frequentati di Milano, come quelli in Duomo o in Stazione Centrale, pensando di passare inosservati tra gli altri utenti, per cambiare yen e dollari in euro. Ma la continuità dei cambi effettuati ha destato non pochi sospetti, anche negli stessi impiegati delle agenzie di cambio, e da una prima indagine si è giunti all’identificazione di un addetto allo smistamento della corrispondenza del centro di Milano Linate di Poste Italiane. Con il procedere delle indagini si è potuto risalire agli altri complici, anche grazie alle riprese video all’interno dell’ufficio postale di smistamento.

Gli impiegati, una volta individuate le buste contenenti il denaro estero, le nascondevano sotto gli abiti o nelle loro borse e zaini, uscendo dall’ufficio postale di nascosto dai colleghi, per recarsi all’agenzia di cambio più vicina, o personalmente o facendosi aiutare da complici esterni, come amici e familiari.

In questi casi è fondamentale effettuare delle indagini sui dipendenti infedeli al primo sospetto, per evitare l’aggravarsi della condotta illecita e l’inevitabile rischio di emulazione tra i colleghi.

La maggior parte delle aziende si rivolge alle agenzie investigative autorizzate per i cosiddetti controlli difensivi, in modo da ottenere le prove degli illeciti da utilizzare in giudizio, se necessario, per la tutela dei propri diritti. Solitamente le prove si ottengono in brevi periodi di tempo, grazie a delle attività di monitoraggio e di pedinamento dei dipendenti infedeli, coadiuvate da attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per esaminare il loro comportamento online e raccogliere elementi utili dal web.

Il furto aziendale, oltre a costituire un reato, è motivo di licenziamento per giusta causa, al di là del danno economico cagionato all’azienda, perché si tratta di una condotta che lede irrimediabilmente il vincolo di fiducia tra dipendente e datore di lavoro.

Ricordiamo che rientra nei controlli difensivi anche la videosorveglianza, che il datore di lavoro può mettere in atto anche grazie all’apporto degli investigatori privati, senza dover chiedere preventivamente un accordo sindacale o l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro, poiché lo scopo è quello di provare l’illecito per tutelare il patrimonio aziendale.

Importante è, infine, la valutazione del danno reputazionale che simili condotte dei dipendenti causano all’azienda datrice, soprattutto quando si tratta di aziende, come in questo caso, di grande rilevanza ed impatto mediatico, considerando che Poste Italiane, come è ben noto, è una delle più grandi realtà imprenditoriali in Italia.

Gli investigatori privati possono effettuare una analisi della reputazione online e offline dell’azienda, al fine di individuare informazioni negative o che possono suggerire futuri possibili rischi. Soprattutto con la diffusione degli user generated content (UGC), ossia dei contenuti generati dai clienti/utenti, è necessario per le aziende monitorare costantemente quanto viene riportato in rete sul loro conto ed impedire che situazioni “reali” si ripercuotano sui giudizi e le recensioni online

Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?

  • Attività di monitoraggio e di pedinamento del dipendente infedele;
  • Attività di Mystery Shopping e/o Assunzioni Programmate;
  • Attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web: è spesso lo stesso dipendente infedele a pubblicare online prove delle sue condotte incompatibili con orari, policy e mansione lavorativi;
  • Attività di analisi della reputazione aziendale;
  • Installazione telecamere occulte.


Servizi associati a questa notizia

Richiedi informazioni su INVESTIGAZIONI COMMERCIALI

Chiamaci