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CYBER FLASHING: UNA NUOVA MOLESTIA ONLINE

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CYBER FLASHING: UNA NUOVA MOLESTIA ONLINE Secondo un recente sondaggio, nel Regno Unito quasi la metà delle donne di età compresa tra i 25 ed i 35 anni, è stata vittima di cyber flashing. Di cosa si tratta? È una nuova molestia che si consuma online, “grazie” alle nuove tecnologie che permettono di utilizzare nuove vie di comunicazione.
Questo tipo di molestia consiste nell’invio di messaggi osceni, come foto dei propri organi genitali da parte degli uomini ad inconsapevoli destinatari, attraverso bluetooth o AirDrop.
AirDrop consente a chiunque di inviare in maniera anonima delle foto ad altri dispositivi Apple, e il destinatario deve necessariamente visualizzare l’anteprima prima di accettare o meno la ricezione. Perciò molte persone si trovano “costrette” a vedere delle foto non richieste sui loro cellulari. Ciò che rende ancora più inquietante il cyber flashing è il fatto che, appunto, il molestatore si trova nelle vicinanze della vittima, e spesso le immagini vengono inviate sui mezzi pubblici, o per strada, forse per far sì che il molestatore possa individuare la vittima dalle sue reazioni.
Non è possibile scoprire chi è il mittente di questo tipo di messaggi, perché l’unica informazione che il destinatario riceve, insieme alle immagini, è il nome del dispositivo del mittente, che può essere, però, modificato rendendolo anonimo.
Non sono solo le donne ad essere vittime di questa molestia, ma chiunque, bambini, anziani, etc, poiché l’invio di immagini non richieste con contenuti espliciti, offensivi e che possono urtare la sensibilità di chi le riceve, può riguardare tutti.
Il rischio maggiore viene corso soprattutto dai minorenni. In un articolo di Tom Livingstone sul sito News.com.au, emerge come i ragazzi siano estremamente a rischio, poiché sottovalutano le gravi conseguenze legate a questo fenomeno, perché lo considerano uno scherzo, e non una molestia che può arrecare danni concreti.
Questo tipo di esibizionismo, purtroppo molto diffuso, non viene ancora preso in considerazione dalla legislazione, poiché utilizza mezzi troppo recenti, ed è complicato mettersi al passo con le innovazioni quotidiane che la tecnologia propone.
Oltretutto le aziende tecnologiche non assicurano con la massima certezza di tutelare i propri clienti da questo tipo di attacchi. Sicuramente il primo passo da fare, per limitare la ricezione di materiale non richiesto su AirDrop è seguire questa semplice procedura:
•    Cliccare sull’app “Impostazioni” di iPhone
•    Selezionare “Generali”
•    Selezionare “AirDrop”
•    Scegliere tra le opzioni “Ricezione non attiva” oppure “Solo contatti”, escludendo l’opzione “Tutti” che permette la ricezione di messaggi da chiunque.
Per gli altri tipi di telefoni, basta andare su Impostazioni, cliccare su “Connessioni del dispositivo” e selezionare “Condivisione nelle vicinanze”, andando così a modificare, disattivandola, la funzione di ricezione messaggi da chiunque si trovi nelle vicinanze.
Altra accortezza è quella di disattivare il bluetooth quando non lo utilizziamo e fare sempre gli aggiornamenti, per assicurarsi l’ultima versione delle app in termini di sicurezza.


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