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CYBER BULLISMO E VIDEO HARD TRA MINORI DI 14 ANNI: SAPPIAMO DAVVERO TUTTO DEI NOSTRI FIGLI?

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CYBER BULLISMO E VIDEO HARD TRA MINORI DI 14 ANNI: SAPPIAMO DAVVERO TUTTO DEI NOSTRI FIGLI?
Dodici ragazzini al primo anno di un liceo di Milano, tutti quattordicenni, sono stati sospesi e “condannati” a lavori socialmente utili all’interno della scuola per aver diffuso sulla chat di WhatsApp un video hard di una compagna di classe. Il filmato era già stato diffuso quando la ragazzina era alle medie, dopo essere stato mandato al fidanzatino, amico di sempre, che lo ha condiviso con la squadra di calcio per vantarsi. Sembrava ormai dimenticato: i ragazzi hanno cambiato scuola e non si vedevano nemmeno più. Tuttavia ecco che il filmato, ormai presente in rete in maniera indelebile, viene condiviso nella chat della classe del liceo e diventa subito virale. Può sembrare una vicenda assurda data la giovanissima età dei protagonisti, un evento straordinario, un gioco finito male. Invece – racconta Annamaria Fiorillo, pm del Tribunale per i minorenni di Milano - vengono trattati casi simili circa due volte al mese. Casi che non portano mai a conseguenze legali di alcun tipo, data la non imputabilità dei minori di 14 anni, ma che possono stravolgere la vita dei protagonisti e addirittura metterla in pericolo: a volte la troppa vergogna e le continue prese in giro conducono al suicidio del protagonista del video.
Al giorno d’oggi risulta sempre più difficile controllare come vengano utilizzate le nuove tecnologie tra i più giovani: una ricerca riporta come il “sexting”, cioè la pratica di mandare foto di sé senza veli al proprio partner, sia usato in maniera abituale dal 6% delle preadolescenti tra gli 11 e i 12 anni.
Anche tra i più grandicelli è diffuso un fenomeno simile: video riguardanti atti sessuali vengono pubblicati su portali appositi, spesso senza il consenso del partner presente nel video.
Se sospetti che i tuoi figli possano essere coinvolti in situazioni molto spiacevoli come la vicenda descritta non esitare a contattare FIRSTNet investigazioni. Con discrezione e professionalità saprà svolgere attività di monitoraggio per scoprire e tutelare al meglio tuo figlio.
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*Fonte: Corriere della Sera
 


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