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CREDIT MANAGER ED INDAGINI OSINT

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CREDIT MANAGER ED INDAGINI OSINT In una recente ricerca, che ha coinvolto circa 200 credit manager, sono state analizzate le policy e gli strumenti da loro utilizzati per decidere se fare credito ad una azienda, soprattutto alla luce della crisi economica causata dalla pandemia in atto.
La ricerca prende in esame soprattutto aziende di grandi dimensioni, con oltre 100 milioni di fatturato annuo, con un valore medio di gestione credito di circa 25mila euro e operanti in diversi settori, dall’abbigliamento ai servizi assicurativi e finanziari, dall’elettronica ai beni di consumo etc.
L’attività del credit manager è quella di valutare preventivamente se concedere o no il credito, e per prendere questa decisione generalmente il credit manager utilizza delle informazioni ottenute tramite bilanci o visure. Nella gran parte dei casi si rivolge a delle agenzie investigative autorizzate, che possano effettuare delle indagini investigative e reputazionali, operando non solo sul web, con delle ricerche OSINT (Open Source Intelligence), attraverso tecniche e software specifici, ma anche con attività di indagine aziendale tradizionale, per delineare un quadro completo dei soggetti d’interesse.  
Nello specifico le indagini OSINT possono raccogliere elementi di fondamentale importanza, non limitandosi ai comuni motori di ricerca, che raggiungono solo una minima parte dei dati in rete, contenuti in quello che comunemente viene chiamato deep web, e raggiungibile tramite appositi strumenti utilizzati da professionisti nelle indagini investigative, come ad esempio il noto software Maltego, decifrando in maniera corretta i risultati ottenuti.
La situazione economica attuale, secondo l’80% dei manager intervistati, ha causato un aumento dei clienti insolventi e dei crediti insoluti, portando molti credit manager a rivedere il portafogli clienti, per identificare quelli più a rischio insolvenza.
Sicuramente in molti si stanno muovendo in maniera tale da facilitare l’analisi preventiva che precede la decisione di concedere o meno il credito, modificando i termini e le modalità di pagamento, venendo incontro a tutti coloro che hanno risentito e risentono economicamente degli effetti della pandemia, e cercando più informazioni investigative che possano facilitare le decisioni e la gestione dei rapporti.
Il contatto diretto con i clienti, infatti, è la priorità per il 63% dei partecipanti alla ricerca, spesso utile anche ad anticipare ed evitare le azioni di recupero stragiudiziale.
I credit manager sono tra i primi utilizzatori delle investigazioni aziendali e patrimoniali, insieme a titolari d’azienda, direttori amministrativi ed avvocati, per poter intraprendere in maniera serena nuovi rapporti commerciali e per gestire al meglio quelli in atto, prevenendo spese ingenti in un eventuale contenzioso.


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