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COME È CAMBIATO NELL’ULTIMO ANNO IL TRADITORE?

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COME È CAMBIATO NELL’ULTIMO ANNO IL TRADITORE?
Anche le persone più fedeli, in questo ultimo anno, hanno avuto dei dubbi sulle loro relazioni. Le restrizioni hanno messo a dura prova anche i rapporti più saldi, e le richieste alle agenzie investigative, per risolvere i casi di infedeltà del partner, sono aumentate esponenzialmente.
I motivi per cui viene richiesto l’intervento degli investigatori privati sono principalmente due:
•    Raccogliere prove dell’infedeltà da presentare in giudizio, nei casi di separazione e di divorzio;
•    Eliminare o confermare i dubbi ed i sospetti sull’infedeltà del partner.
Motivi che, nella maggior parte dei casi, vanno di pari passo. Il dossier investigativo, redatto dagli investigatori alla fine dell’attività di monitoraggio e di pedinamento, contiene anche le foto del soggetto di interesse con l’eventuale terza persona. Oltre ad avere valore probatorio in sede di giudizio, quindi, permette al partner tradito di prendere coscienza di ciò che realmente sta accadendo, vedendolo con i propri occhi, e rappresenta un punto di partenza per le decisioni future.
Secondo una ricerca del noto portale di incontri Ashley Madison, è possibile stilare un identikit di quella che è oggi la figura del traditore, attraverso l’analisi degli elementi che ne caratterizzano lo stile di vita e la personalità.
Per ciò che riguarda la professione, ad esempio, si registra un maggior numero di traditori tra gli uomini che occupano un ruolo dirigenziale, con il 20%. Il 13% dei traditori sono dei manager, il 7% direttori generali, l’8% ingegneri. Per le donne, invece, è l’esatto contrario: solo il 7% di loro ha un incarico dirigenziale, mentre il 9% sono assistenti amministrative e il 7% infermiere.
Nel 42% dei casi, i traditori hanno maggiore soddisfazione sul lavoro che nelle loro relazioni stabili.
Per quanto riguarda invece la durata delle relazioni clandestine, il 19% dei traditori preferisce le storie fugaci, di una sola notte, mentre nel 27% dei casi le relazioni possono durare anche più di un mese. Il dato più preoccupante è riferito al 49% degli infedeli, che dichiarano di aver avuto relazioni parallele durature, anche per anni.
Ma quali sono le principali motivazioni che portano a cercare nuove relazioni?
Per il 58% del campione analizzato, la propria relazione è frustrante, anche se “sopportabile”. Per il 36%, invece, la propria relazione è felice e soddisfacente, ma è irrinunciabile il piacere di avere altre relazioni parallele.
Secondo la sessuologa clinica e Presidente dell’Associazione Italiana Sessuologia Clinica, Marinella Cozzolino: “La maggior parte degli infedeli è felice della propria vita e di se stessi, nonostante giudichi la relazione che sta vivendo noiosa o deludente. Gli infedeli sono persone in grado di trovare una soluzione a un loro problema (…) senza distruggere il buono che c’è nella relazione con il partner”.
Non è di certo dello stesso parere il partner tradito, che preferirebbe, sicuramente, che il problema dell’altro diventasse comune, per poterlo risolvere insieme ed andare avanti, senza che nessuno faccia del male all’altro. Perché essere traditi è di certo uno dei dolori più grandi che si possano vivere.


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