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BABY GANG E ILLECITI DEI FIGLI MINORENNI: LA RESPONSABILITÀ È DEI GENITORI

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BABY GANG E ILLECITI DEI FIGLI MINORENNI: LA RESPONSABILITÀ È DEI GENITORI

In un nostro articolo sul tema del bullismo, consultabile cliccando qui, abbiamo già parlato della responsabilità genitoriale per gli illeciti commessi dai figli minorenni.

Un tema particolarmente scottante, soprattutto in questi ultimi giorni: le notizie sulle baby gang popolano i media, e da ogni parte d’Italia le istituzioni comunicano la loro preoccupazione. Solo per fare alcuni esempi: lo scorso fine settimana la Questura di Rimini ha disposto dei controlli mirati al contrasto delle "bande giovanili multietniche” che si riversano da tempo sulla Riviera, con fiumi di arresti e denunce, e ancora, a Villafranca, in provincia di Verona, il sindaco ha vietato la vendita di alcolici durante la festa patronale, a causa dei ripetuti episodi di risse e vandalismo messi in atto da minorenni.

A Genova, solo nelle ultime due settimane, tre minori sono stati aggrediti e rapinati da un gruppo di coetanei, una banda di ragazzini ha devastato una palestra, un giovane è stato preso a sprangate dal gruppo. Addirittura a Palermo un poliziotto è finito in ospedale preso a calci e pugni da un gruppo di adolescenti. A Bari il 30 giugno 2022 si è tenuto un vertice in Prefettura dopo alcuni casi di furti ai danni delle attività commerciali ed episodi di aggressioni nelle aree della movida da parte di baby gang.

Secondo una psicoterapeuta del Cstcs Genova, "Il problema è il mondo adulto, poco presente e impegnato a rincorrere l'adolescenza. Vediamo sempre più spesso adulti che cercano di cancellare la differenza generazionale e sostengono un sistema narcisistico che danneggia i figli, oggi più di ieri."

Il problema ancora più grande è che la responsabilità per gli illeciti commessi dai minori è proprio dei genitori.

Secondo l’art. 185 del codice penale, infatti, “Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui”.

Ed ancora, l’art. 2048 c.c. chiarisce che “(Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte). Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. La stessa disposizione si applica all'affiliante. I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto.”

È importante, quindi, che i genitori agiscano per prevenire gli illeciti commessi dai propri figli, perché, come da succitato art. 2048 e come confermato più volte dalla giurisprudenza in materia, ad esempio nella sentenza n. 24475/2014 della Cassazione, i genitori non sono ritenuti colpevoli per le azioni del figlio solo se sono in grado di dimostrare di avergli dato una buona educazione e di aver avuto su di lui una vigilanza adeguata.

Questo sempre, anche in caso di violazione amministrativa commessa da un minore: la sanzione va irrogata ai soggetti tenuti alla sorveglianza dell'incapace, che rispondono a titolo diretto e personale per la trasgressione della norma, avendo omesso la vigilanza alla quale erano tenuti, a norma della L. n. 689 del 1981, art. 2, applicabile anche agli illeciti amministrativi previsti ai sensi dell'art. 194 C.d.S., come precisato anche recentemente dalla Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 19619/2022 (in allegato), depositata lo scorso 17 giugno.

A seguito della violazione amministrativa da parte del minore, dunque, vi sarà la redazione di apposito verbale di contestazione nei confronti dei genitori, nel quale verrà specificato “il rapporto intercorrente con il minore che ne imponeva la sorveglianza al momento del fatto e la specifica attribuzione ad essi della responsabilità per l'illecito amministrativo”.

Per prevenire e arginare gli episodi di violenza messi in atto da minori, controllando i propri figli, sempre più famiglie chiedono l’intervento ed il supporto delle agenzie investigative autorizzate, che possono raccogliere le prove da utilizzare eventualmente in sede di giudizio. Il dossier investigativo realizzato dagli investigatori privati contiene sia i risultati delle indagini effettuate sul web, tramite attività OSINT e SOCMINT, sia i risultati delle indagini effettuate sul campo, tramite attività di monitoraggio e di pedinamento: per i giovani mondo virtuale e mondo reale sono inscindibili, e bisogna agire su entrambi i livelli.

Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?

  • Attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web;
  • Attività di monitoraggio e di pedinamento;
  • Testimonianza in Tribunale, per confermare quanto riportato nel Dossier investigativo, se necessario.

Scarica l'allegato
Cassazione sentenza n. 19619 del 2022.pdf


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