Sei assente dal lavoro per malattia ormai da tempo e stai recuperando le forze, così a stare sempre chiuso in casa cominci ad annoiarti. È domenica e pensi di poter uscire di casa per fare una passeggiata e prendere un po’ d’aria fresca.
Sei sicuro di poterlo fare?
Un dipendente in malattia deve sottostare ad alcune regole, pena la possibilità di essere licenziato in tronco per giusta causa.
Una di queste regole, il rendersi reperibile per le visite di controllo fiscale negli orari stabiliti.
Per il settore privato: 10.00 - 12.00 e 17.00 - 19.00;
Per il settore pubblico: 9.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00;
Questo 7 giorni su 7, anche di domenica e nei giorni festivi.
Il controllo fiscale può inoltre avvenire più di una volta durante una malattia e anche più di una volta nello stesso giorno.
Dalle visite mediche si può talvolta essere esonerati, questo in casi particolari - ad es. in caso di malattie gravi che richiedano cure e terapie salvavita (documentate) o in caso di patologie connesse all’invalidità riconosciuta, che ha determinato una riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 67%
Se non ci si è resi reperibili ad un controllo fiscale, si dovrà giustificare la propria assenza e la giustificazione si riterrà valida in questi casi:
- ricovero ospedaliero;
- assenza dovuta a un giustificato motivo, ossia causata da:
- forza maggiore;
- situazioni che abbiano reso imprescindibile ed indifferibile la presenza del lavoratore altrove;
- concomitanza di visite, prestazioni e accertamenti specialistici se si dimostra che le stesse non potevano essere effettuate in ore diverse da quelle corrispondenti alle fasce orarie di reperibilità;
- ogni serio e fondato motivo che rende plausibile l’allontanamento del lavoratore dal proprio domicilio (seria e valida ragione, socialmente apprezzabile).
Sei un datore di lavoro e hai dubbi circa le assenze per malattia di un tuo dipendente?
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Attività investigative di monitoraggio ti consentiranno di verificare lo stato di malattia, reale o presunto, del dipendente: se assume condotte incompatibili con la malattia dichiarata o che ritardino la guarigione.
