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ASSEGNO DIVORZILE: AGGIORNAMENTI SUL CALCOLO DELLA SOMMA MENSILE DA VERSARE

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ASSEGNO DIVORZILE: AGGIORNAMENTI SUL CALCOLO DELLA SOMMA MENSILE DA VERSARE
Oltre alla valutazione dell’indipendenza economica dell’ex coniuge richiedente l’assegno divorzile, in base a quanto sancito dall’ultima sentenza della Corte di Cassazione (C. Cass., sent. n. 11504/2017), ai fini dello stanziamento dell’assegno di divorzio, bisognerà applicare i seguenti indici di riferimento: 
·         Accesso al gratuito patrocinio: per analogia, nell’eventualità che il coniuge richiedente percepisca uno stipendio inferiore a mille euro al mese è possibile accedere al gratuito patrocinio a spese dello Stato, e dunque, diviene legittimo il diritto all’assegno di divorzio;
 
·         Zona di residenza: il secondo indice di riferimento è la zona di residenza ovvero la valutazione della congruità dell’assegno divorzile si baserà sul reddito medio percepito nella zona in cui il soggetto richiedente risiede.
Occorre anche in questa sede ricordare quanto statuito dalla Cassazione nella sentenza precedentemente citata, nella quale veniva stabilito che per poter avere diritto all’assegno di divorzio è necessario dimostrare di non essere economicamente indipendenti e autosufficienti.
Il caso specifico vede come protagonisti Vittorio Grilli, già ministro nel governo Monti, e l’americana ex moglie, alla quale è stato negato il diritto a ricevere l’assegno di divorzio in quanto il Giudice, dopo aver valutato le sue capacità di autosufficienza economica stabilite in base all’età, luogo di residenza, e possibilità di trovare un impiego lavorativo, ha emesso la sentenza sulla base del fatto che “non avendo (quest’ultima) dimostrato l’inadeguatezza dei propri redditi ai fini della conservazione del tenore di vita matrimoniale” non ritiene necessario per la stessa l’assegno di divorzio.
Dalla sentenza si evince che il reddito percepito di Euro 1000 sia una somma che permette di essere considerati come economicamente autosufficienti, stabilendo che - i “mezzi sufficienti” che soli servono a determinare il diritto all’assegno divorzile sono stati finalmente quantificati con precisione.
Per provare l’autosufficienza economica dell’ex coniuge è opportuno procedere con delle indagini patrimoniali tramite le agenzie investigative: FIRSTNet, grazie ai suoi servizi di investigazione patrimoniale completa della persona fisica permette di avere un quadro complessivo della situazione patrimoniale del soggetto al momento del divorzio. Se ciò non fosse sufficiente è possibile determinare lo stile di vita dell’ex coniuge mediante un monitoraggio fisico.  
 


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