Resta confermata, almeno fino all’emanazione del decreto attuativo, la necessità di rivolgersi alle società di informazioni e delle agenzie investigative autorizzate per effettuare, in caso di contenzioso, la ricerca dei beni da pignorare. Il Tribunale di Novara, in un recente provvedimento, ha respinto l’istanza avanzata da una creditrice per la richiesta di accesso diretto da parte degli ufficiali giudiziari alle banche dati pubbliche. Per ora gli avvocati che vogliono depositare un decreto ingiuntivo dovranno continuare a rivolgersi alle agenzie investigative al fine di verificare il patrimonio e la presenza dei
beni aggredibili del debitore.