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LA TRUFFA DEL PRINCIPE AZZURRO

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LA TRUFFA DEL PRINCIPE AZZURRO Nell’ultimo periodo si è registrato un notevole aumento delle vittime di scamming, per la maggior parte donne tra i 30 ai 55 anni.
Lo Scamming consiste nel “tentativo di truffa pianificata con metodi di ingegneria sociale” e si sostanzia nel tentativo di furto di dati informatici sensibili, come password da parte di malintenzionati, al fine di sottrarre o trasferire indebitamente somme di denaro da conti on line.
Gli scamming avvengono generalmente tramite Internet con l'uso di Fake Login, Fake Program, Keylogger, (ovvero strumenti hardware o software in grado di effettuare l’intercettazione della testiera, o utilizzando termini più tecnici lo “sniffing” della tastiera), e i Cookie, una sorta di gettone indicativo che viene utilizzato dai server all’interno dei browser per favorire la navigazione web.
Le forme di scamming possono essere varie, partendo da un tentativo di truffa tramite la richiesta di danaro necessario ad ottenere la cittadinanza o la richiesta di grosse somme di denaro che dovrebbero essere trasferite o recuperate da una banca estera che chiede garanzie.
 
Lo scamming può compiersi anche sui siti internet per incontri e conoscenze, nei quali la prassi di adescamento è sempre la stessa: si inizia inviando un messaggio di interesse alla vittima, o nel caso dei social una richiesta di amicizia, dopo aver studiato il suo profilo facebook per mesi; la vittima ignara accetta e nel giro di un breve periodo viene conquistata dal “savoir faire” del corteggiatore telematico, instaurando così un rapporto un po’ più “intimo”, che terminerà nella richiesta di aiuto economico per le più svariate motivazioni.
 
Questo quanto avvenuto anche a Jolanda Bonino, torinese di anni 64, vittima della “truffa del principe azzurro”. Due gli anni di conversazioni via Chat e videoconferenze via Skype, tra lei e quello che credeva un ingegnere francese, che poi l’avrebbe truffata per la modica somma di 880 Euro (modica in quanto solitamente si parla anche di decine di migliaia Euro di truffa). Le operazioni di Polizia a Torino hanno portato all’arresto di più persone a conferma che dietro questo tipo di truffe ci sono vere e proprie organizzazioni criminali.  
La Signora Bonino a seguito della vicenda che l’ha vista coinvolta è diventata promotrice, presso la Regione Piemonte, dell’Istituzione Acta, prima associazione nata in Italia a tutela delle vittime di truffe affettive, che segue già 400 persone vittime di tale truffa che hanno segnalato la loro storia e richiesto aiuto.
 
La salvaguardia della persona oggi dovrebbe interessarsi dell’aspetto legato al web e ai suoi molteplici usi e pericoli. Se pensi di essere vittima di scamming o di una truffa on line rivolgiti a FIRSTNet. Tramite i nostri operatori esperti di computer e digital forensic saremo in grado monitorare le attività dei vari profili social network e pagine pubbliche, ed identificare chi si cela dietro truffe perpetrate tramite il web. 


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