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COSA SUCCEDE ALL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO DELL’EX MOGLIE SE INTRAPRENDE UNA NUOVA RELAZIONE?

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COSA SUCCEDE ALL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO DELL’EX MOGLIE SE INTRAPRENDE UNA NUOVA RELAZIONE?

Secondo quanto stabilito dall’Ordinanza n. 22604/20, Cass. Civ., Sez. VI, l’ex coniuge, che instaura una nuova relazione non può essere più idoneo a ricevere l’assegno di mantenimento da parte dell’altro, anche se detta relazione deve avere specifici requisiti, e cioè stabilità e continuità.

Ad evidenziare ancor di più quanto succitato, si fa riferimento a quanto statuito dall’Ordinanza n. 34728, depositata il 12 dicembre del 2023, Cass. Civ., Sez. I, affermando che viene meno l’obbligo di assistenza materiale da parte dell’ex coniuge obbligato nei confronti dell’altro, se quest’ultimo instaura un nuovo rapporto con qualcun altro, creando una convivenza stabile e continuativa o in un comune progetto di vita costituito sia da assistenza materiale che morale.

Per cui, sulla base di quanto stabilito dalla sentenza Grilli, del maggio del 2017, da parte della Corte di cassazione, la formazione di una nuova famiglia non è un obbligo, bensì una scelta consapevole, che porta alla cessazione dell’ottenimento dell’assegno di mantenimento.

Dalla teoria alla pratica

Esempio pratico di quanto appena detto, si è avuto con l’ordinanza del 12 aprile del 2018, dove il Presidente delegato del Tribunale di Como, ha affermato, in merito a una donna con due figli maggiorenni e uno avuto dal nuovo partner, che le conseguenze della sua spontanea scelta di intraprendere una nuova relazione, nonché quella di aver un figlio, non dovessero gravare sull’ex compagno, facendo cessare l’obbligo di far corrispondere un assegno di mantenimento all’ex moglie. Tale principio viene affermato anche dal Tribunale di Ancona con il decreto pubblicato il 21 maggio del 2018.

Però, come fondamento della decisione del Tribunale di Como, bisogna ricordare che per poter far cessare l’obbligo del versamento dell’assegno di mantenimento, l’ex coniuge deve dimostrare che l’ex moglie abbia creato con qualcun altro un nuovo legame stabile e duraturo, che non deve essere necessariamente suggellato con la convivenza, e per dimostrarlo dovrà, come è effettivamente accaduto nel caso analizzato dal Tribunale di Como, presentare delle prove che attestino l’assidua frequentazione tra i due.

Come può l’ex coniuge dimostrare il nuovo rapporto?

Sicuramente è importante raccogliere le prove della nuova convivenza in maniera del tutto legale e senza violare la privacy dei soggetti coinvolti. Per questo è importante rivolgersi ad una agenzia investigativa autorizzata. Gli investigatori privati intervengono con delle indagini patrimoniali e con delle indagini sul reale tenore di vita e attuale situazione sentimentale dell’ex coniuge.

La ricerca degli elementi di prova avviene sia grazie a delle attività di monitoraggio e di pedinamento, producendo foto e video relativi alla condotta dell’ex coniuge, sia tramite la consultazione di database su fonti aperte e chiuse ed attività di OSINT SOCMINT. Una volta raccolti gli elementi utili all’indagine, gli investigatori redigono un dossier dettagliato che l’ex coniuge può produrre in giudizio.

Come possono intervenire gli investigatori privati, in questi casi?

  • Attività di monitoraggio e di pedinamento dell’ex coniuge;
  • Attività di Web Intelligence OSINT e SOCMINT per la raccolta di elementi di prova dal web;
  • Indagini patrimoniali;
  • Testimonianza in Tribunale, per confermare quanto riportato nel Dossier investigativo, se necessario.

 



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