ITALIANOINGLESE

Notizie
COME PROVARE L’AUTOSUFFICIENZA DELL’EX?

Autore / Fonte:
COME PROVARE L’AUTOSUFFICIENZA DELL’EX?
Si pensa all’assegno di mantenimento e quello divorzile come alla stessa cosa: in realtà la differenza tra i due tipi di assegno da versare è notevole, come si evince dalle due recenti sentenze che si sono seguite a distanza di pochi giorni l’una dall’altra (Cass. sent. n. 11504/17 del 10.05.2017 e  Cass. sent. n. 12196/17 del 16.05.2017).
La separazione e il divorzio sono due fasi distinte del procedimento che porta due coniugi a sciogliere il loro vincolo di matrimonio: se per la prima fase, vista come fase intermedia, non c’è ancora una sospensione dei doveri personali del matrimonio (come convivenza, fedeltà e di sostentamento economico), per ildivorzio si recidono tutti i rapporti tra coniugi, compresi quelli economici. In questo senso, l’assegno di mantenimento viene corrisposto a seguito della separazione, in quanto il coniuge economicamente più forte, ovvero quello tra i due versa in condizioni economiche più favorevoli rispetto all’altro dovrà ancora garantire lo stesso tenore di vita al coniuge economicamente più debole (un esempio: un marito che  percepisce 2.500 euro al mese è economicamente più forte della moglie che percepisce 800 euro mensili; godendo di 3300 euro mensili durante il matrimonio, corrispondenti a 1650 euro a testa, l’assegno di mantenimento da versare sarebbe di 850 euro per la moglie). Una volta che i due hanno divorziato, l’assegno che il coniuge più forte deve versare all’altro dovrà essere tale da garantirel’autosufficienza economica  (che verrà stimata dal Giudice), senza tener conto del tenore di vita che i coniugi conducevano durante il matrimonio.La quantificazione dell’assegno di divorzio quindi, si stabilisce sulla base del criterio di autosufficienza e autoresponsabilità economica dei coniugi, in base al quale “ciascun cittadino adulto deve provvedere autonomamente al proprio mantenimento, salvo poter accedere all’aiuto dell’altro quando ciò sia oggettivamente impossibile”.
Come provare l’autosufficienza dell’ex coniuge? Le agenzie investigative possono contribuire al rintraccio degli elementi utili al fine di stabilire e dimostrare che il coniuge economicamente più debole è in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Come? Attraverso indagini patrimoniali mirate a rintracciare il patrimonio dell’ex coniuge: beni mobili o immobili, rapporti bancari intestati o mediante un pedinamento atto a verificare eventuali convivenze e quindi la creazione di una nuova famiglia e il venir meno del precedente legame matrimoniale.


Servizi associati a questa notizia

Richiedi informazioni su INDAGINE PATRIMONIALE COMPLETA PERSONA FISICA

Chiamaci